Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

mercoledì 31 agosto 2011

Le pesche dolci all'alchermes

 Canzone consigliata per la preparazione:
"Gli spietati", Baustelle

Il sapore delle pesche all'alchermes mi ricorda l'infanzia, quando mia madre le comprava in pasticceria (pochissime volte a dir la verità!), ed erano per me il pasticcino perfetto: grandi, rosa e zuccherosissime, ripiene di quel cioccolato che appena le mordevi cascava giù da ogni parte e soffici come una nuvola.
Per finire, poi, le mani tutte appiccicose di zucchero venivano leccate, ehmm.. lavate! con grande gioia da me e mia sorella, che già pregustavamo il giorno in cui le avremmo mangiate di nuovo. 
Bè, allora non avrei neanche immaginato di poterle fare io, ma oggi, dopo aver cercato la ricetta che mi sembrava più valida, e dato che mia madre non me le ha più comprate da mooolto tempo, ho deciso di provare a farle. Quando le ho viste diventare grosse come dei panini ho avuto un breve (ok, non proprio tanto breve!) attacco di panico, ma per la seconda infornata le ho fatte molto più piccole, e il risultato è stato eccellente! 
Sono dei dolcini piuttosto pesanti e calorici, ma vale assolutamente la pena di abbandonare la dieta per un giorno!
Io ne ho mangiata una intera. Di quelle grosse come un panino.

Ingredienti per circa 15 pesche:
- 100 g di burro a temperatura ambiente
- 500 g di farina
- mezza tazza di latte
- 1 bustina di lievito in polvere
- essenza di limone
- 3 uova
- 175 g di zucchero
- Nutella q.b.
- Alchermes rosso q.b.
- zucchero semolato q.b.

Mettete in una ciotola la farina, il lievito, il burro, lo zucchero, la vanillina, le uova e qualche goccia di essenza di limone. 
Frullate il tutto con le fruste elettriche o a mano aggiungendo piano piano il latte, fino a quando otterrette un'impasto morbido ma non troppo liquido che potrete lavorare con le mani. 
Con le mani infarinate formate delle palline grandi come una noce e posizionatele su una teglia foderata con carta da forno, distaziate l'una dall'altra, e infornatele in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti.
Quando le palline saranno cotte, estraetele dal forno e lasciatele raffreddare, poi scavate con un cucchiaino un piccolo foro al centro della parte piatta. splamate la Nutella nella conca e su tutta la parte piatta delle palline, poi unite due semisfere sui loro lati piatti per formare la pesca. 
Mettete l'alchermes in una ciotola e lo zucchero in un piatto piano, poi immergete velocemente ogni pesca nel liquore, fatele sgocciolare e passatele nello zucchero. 
Servite le pesche fredde di frigorifero dentro qualche pirottino colorato e decoratele con delle foglioline verdi di zucchero o marzapane.

venerdì 26 agosto 2011

Il salame al cioccolato

Canzone consigliata per la preparazione:
 " Yellow ", Coldplay


"Look at the stars, look how they shine for you".
Chi non vorrebbe sentirsi dedicare una canzone così? Io, da romanticona quale sono, sogno un uomo che mi porti via dalla noia quotidiana, uno che mi dica "I love you so", un uomo che ci sia, ma sempre, in pratica il principe azzurro. 
Ma il problema è che ormai  lo abbiamo capito tutte che il principe azzurro proprio non esiste, inutile darsi tanta pena per cercarlo...possiamo continuare a sognarlo, a farlo esistere nelle favole, però poi dobbiamo accontentarci di uno un po' ranocchio.
Quindi, allo scopo di consolarmi e consolare tutte voi donne alle prese con uomini non proprio... perfetti, posto questa ricetta veramente buona, anche se sono sicura che moltissimi di voi la conosceranno già! 

Ingredienti: 
- 50 g di cacao amaro in polvere
- 50 g di cioccolato fondente
- 100 g di biscotti secchi
- 100 g di amaretti
- 1 uovo
- 100 g di zucchero
- 1 bicchierino di marsala (facoltativo)

Montare a crema il burro con lo zucchero e l'uovo, quindi aggiungere il cacao, i biscotti e gli amaretti sbriciolati, il liquore e il cioccolato sciolto a bagnomatia. Lavorate il composto prima con un cucchiaio di legno e poi con le mani, ponetelo su un foglio di carta da forno e dategli la classica forma di un salame.
Mettetelo in frigorifero per almeno 2 ore, meglio ancora per tutta la notte, in modo che diventi bello solido. 
Servitelo a fette spesse almeno un centimetro.
Questa è la ricetta base, ma potete arricchire il vostro salame aggiungendo mandorle, pinoli o altra frutta secca.

martedì 23 agosto 2011

Victoria Sandwich


Canzone consigliata per la preparazione:
" Here comes the sun", The Beatles

Caldo.
Un caldo "cattivo", di quelli che di notte non fanno dormire e che di giorno ti fanno rimanere solo lì, davanti al condizionatore. Nessuna voglia di fare niente, figuriamoci di accendere il forno per fare un dolce.
Poi però a metà pomeriggio, dopo una giornata stancante passata a cercare di non sciogliersi,  un bicchiere di tè freddo all'amaretto (super acquisto direttamente dal Trentino) e una fetta di questa magnifica torta sono... non l'ideale, di più!
Il Victoria sandwich prende appunto il nome dalla regina Vittoria, che era solita mangiarla con il tè delle cinque. E' una torta golosissima, formata da due strati di pasta (sponge cake) e farcita con una crema di formaggio e marmellata di lamponi e lamponi freschi o, come nel mio caso, di fragole.
Perfetta per un pomeriggio di dolce far niente...

Per le due torte:                                                           
- 200 g di burro
- 200 g di farina
- 50 ml di latte
- 1 bustina di lievito in polvere
- sale
- 4 uova
- 1 bustina di vanillina
- 200 g di zucchero

Per la farcitura:
- 120 g di fragole
- 300 g di marmellata di fragole
- 250 g di mascarpone
- 250 g di philadelphia
- estratto di vaniglia
- 30 g di zucchero a velo

Mettete in una ciotola il burro ammorbidito, lo zucchero e la vanillina, poi sbattete con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete le uova una ad una, continuando a sbattere per amalgamare bene. Quando avrete ottenuto una crema omogenea, aggiungete la farina, il lievito e un pizzico di sale setacciati, intervallando con l'aggiunta del latte. Mescolate bene fino ad amalgamare completamente il composto, poi versatelo in ugual quantità in due tortiere della stessa misura foderate di carta da forno.
Livellate gli impasti e poi infornate in forno già caldo a 180° per 20 minuti.
Una volta cotte, estraetele dal forno e lasciatele raffreddare completamente.
Preparate quindi la farcitura mescolando in una ciotola il mascarpone e il Philadelphia, poi aggiungete qualche goccia dell'estratto di vaniglia e lo zucchero a velo setacciato.
Mettete una delle due torte su un piatto da portata, ricopritela con la crema di formaggi, poi cospargetela di marmellata e di fragole fresche tagliate a pezzetti.
Infine coprite il tutto con l'altra torta e spolverizzate di zucchero a velo.

domenica 14 agosto 2011

Brutti ma buoni.. Macarons alla crema di caffè

Canzone consigliata per la preparazione:
"La vie en rose", Edith Piaf

Prima di raccontare la mia esperienza personale con questi dolcetti, è giusto dirne qualcosa di più.
I macarons nascono nel XVI secolo in Italia, ma vengono ben presto esportati nella vicina Francia alla corte di Maria Antonietta, e diventano, addirittura, i suoi pasticcini preferiti.
L'etimologia è incerta, forse il nome deriva dal greco 'macarios', che significa felice.
Ormai da molti anni i macarons sono diventati il dolce simbolo di Parigi, anche grazie alla famosissima pasticceria Ladurée, che li importa in tutto il mondo, da Milano a Londra, da Tokyo a Dublino.

Ho scoperto i macarons proprio a Parigi, dove, dopo averne mangiato in quantità industriali, ho comprato un ricettario sui "Petits Gateaux", pieno di ricette su questi dolcetti colorati.
Oggi ho deciso di provarli, armandomi di dizionario per tradurre alla lettera la ricetta!
Devo ammettere che non sono proprio il dolce più facile che io abbia mai fatto, ma sono l'ideale per un pomeriggio noioso, e veramente deliziosi.
Ok, sono venuti un po' bruttini, ma non è l'aspetto che conta...

Per 20 macarons:
-100 g di bianchi d'uovo (2 o 3 bianchi)
-100 g di mandorle tritate
-25 g di nocciole tritate
-225 g di zucchero
-30 g di zucchero a velo
-1 pizzico di sale


Per la crema:
-250 g di cioccolato bianco
-1 cucchiaio di caffè
-cacao in polvere

Mescolate le mandorle e le nocciole tritate insieme allo zucchero, poi montate a neve fermissima i bianchi d'uovo insieme ad un pizzico di sale e aggiungete lo zucchero a velo, continuando a sbattere per altri 2 minuti.
Versate l'impasto di mandorle e zucchero nei bianchi e mescolate con una spatola dal basso verso l'alto, fino ad ottenere una crema abbastanza vellutata.
Trasferite il preparato in una tasca da pasticciere e su una teglia foderata di carta forno formate i macarons (non molto grandi perchè in cottura inevitabilmente cresceranno!). Lasciateli riposare per mezz'ora e poi infornate a 180° per 10 minuti. Lasciateli poi per 2 minuti nel forno spento con lo sportello aperto, in modo che si asciughino un po'.
Trasferite su un piatto e lasciateli riposare (ancora!), mentre preparate la crema.
Fate sciogliere il cioccolato con qualche cucchiaino d'acqua e con il caffè, poi lasciate raffreddare e guarnite i macarons con la crema di caffè e assemblateli.

Questi pasticcini sono più buoni il giorno dopo, quindi consiglio di metterli in frigo e di spolverizzarli di cacao al momento di servirli, ma insomma... Uno spuntino di mezzanotte per assaggiare queste meraviglie è obbligatorio.

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