Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

domenica 29 gennaio 2012

Lo stollen (light) e una bufera di neve

Canzone consigliata per la preparazione: "Snow (Hey Oh)",
Red Hot Chili Peppers

E neve sia.
L'avevano prevista da giorni per il week-end, eppure non me l'aspettavo, o almeno, non così tanta.
Invece è arrivata e ha rovinato il mio sabato sera.
E ancora non ha smesso. Ha nevicato tutto il giorno, tutto dico, qui in provincia di Alessandria. 
Il viale di casa mia, nonostante sia passato lo spartineve, non si distingue dal marciapiede, e oltre il cancello vedo solo bianco e neve. 
Come potrete immaginare, oggi non ho messo il naso fuori di casa.
Non ne ho avuto il coraggio.
Perchè uscire di casa con questa neve significa indossare gli orrendi Monboot, che sono nascosti in cantina dall'anno scorso nella vana speranza di non tirarli fuori mai più, bagnarsi tutto il piumino, incasinarsi i capelli (che già normalmente stanno a posto per miracolo!) e congelare, anzi ibernare le mie povere orecchie a sventola. 
Già domani mi toccherà questa tortura.
Quindi sono restata a casa al calduccio, davanti al caminetto (e va bene, non ce l'ho il caminetto, ma ho sempre sognato di averlo), con un tazzone di cioccolata calda (non è vero neanche questo, era solo tè, la cioccolata volevo davvero farla, ma ho scoperto che era scaduta a luglio... non chiedetemi come sia possibile), mentre nel forno cuoceva lo stollen e un delizioso profumino si diffondeva per la casa (questo invece è verissimo).

La leggenda narra che lo Stollen, il pane natalizio tipico della città di Dresda,abbia origini antichissime.
Le notizie più attendibili riguardo a questo dolce risalgono però solo intorno al 1400, quando si dice venisse preparato durante il periodo dell'Avvento, utilizzando solo farina, lievito, acqua e olio per rispettare il digiuno.
Era infatti chiamato anche "Striezel", per il poco sapore che lo caratterizzava.  
Per questo motivo il principe Ernst Von Sachsen e suo fratello, con la loro Butterbrief, che passò alla storia come "la lettera di burro", pregarono Papa Nicola V di permettergli di usare il burro per la preparazione dello Stollen. 
Il Papa si lasciò intenerire e li autorizzò in cambio di una penitenza, anche se ci vollero ancora molti anni prima che la Chiesa concedesse l'utilizzo di questo ingrediente durante l'Avvento.
Lo Stollen come lo conosciamo noi oggi è il frutto di secoli e secoli di lavorazione e di fantasia, ed in Germania è possibile trovarlo in tanti gusti differenti, dal più classico, con uvetta e frutta candida, a quello alla ricotta o al cioccolato.

Farlo in casa è più semplice di quanto si pensi e decisamente più divertente di comprarlo già fatto e, anche se si trovano ricette che richiedono addirittura giorni interi di lievitazione, volete mettere la soddisfazione nel vederlo crescere in forno, sfornarlo caldo e poter dire <<L'ho fatto io!>>?
Era la prima volta che lo facevo e, come al solito, ho voluto modificare un po' la ricetta per farne una versione piuttostosto light, -per quanto era possibile!- da mangiare a colazione, ma ho osato soltanto omettere dalla ricetta originale i canditi e le mandorle, (se toglievo anche il burro, che Stollen era?)
L'unica pecca di questo dolce, o almeno del mio, è che tende ad indurirsi, perciò vi consiglio, quando inizia a seccarsi, di accompagnarlo ad una bella cioccolata calda (non scaduta, questo è chiaro!) e di mangiarlo a mò di biscotto.
Buonissimo!


Dal libro "Patisserie" di Christophe Felder

Ingredienti per circa tre Stollen:

Per il lievito
- 150 g di latte
- 25 g di lievito di birra
- 200 g di farina 0

Per la pasta
- 1 limone
- 1 bacca di vaniglia
- 50 g di pasta di mandorle
- 200 g di farina 0
- 25 g di zucchero
- 170 g di burro morbido
- 2 pizzichi di cannella in polvere
- 1 presa di sale
- 1 cucchiaio di rum (o qualche goccia di aroma di rum) 
- uvetta q.b (regolatevi voi, se aggiungete anche i canditi e le mandorle tritate potete metterne meno)

Per finire
- 50 gr di burro
- 50 gr di zucchero
- 1 cucchiaino di cannella in polvere

Sciogliete il lievito nel latte tiepido in un pentolino.
Aggiungete la farina e impastate con un cucchiaio di legno e poi con le mani fino ad ottenere una pasta liscia e morbida. Coprite quindi l'impasto con un panno e lasciate lievitare per circa un'ora.
Nel frattempo preparate tutti gli ingredienti per la pasta.
Fondamentale è che il lievito duplichi il suo volume, quindi aspettate pazientemente.
Grattuggiate la scorza del limone e l'interno della bacca di vaniglia. 
Tagliate la pasta di mandorle in piccoli pezzi, mettete tutti gli ingredienti della pasta nella ciotola del lievito e amalgamate bene fino a quando la pasta non si staccerà in un solo pezzo dal recipiente. 
Una volta pronta, cercate di darle la forma di una palla allungata. 
Prelevate poi circa 160 g di questa pasta e avvolgetela in pellicola trasparente e mettetela in frigorifero.
Aggiungete l'uvetta; lasciate crescere la pasta per una mezz'ora, poi lavoratela dolcemente per farla sgonfiare e lasciatela riposare un'altra mezz'ora.
Prendete la pasta dal frigo e stendetela su un piano infarinato di un'altezza di circa 4 millimetri. Separate la pasta con la frutta in tre parti e date a queste parti la forma di un salsicciotto di 20 cm.  Spennellate con un pennello umido la pasta che avete steso e tagliate tre rettangoli che permetteranno di avvolgere completamente i tre salsicciotti.
Disponete gli Stollen avvolti su una placca da forno imburrata e infarinata e tracciate un taglio non molto profondo su quasi tutta la loro lunghezza. Lasciate riposare ancora 20 minuti e infornate in forno già caldo -in modalità forno statico- a 180° C per 40 minuti circa.
Dopo aver sciolto il burro in un pentolino,spennellate gli Stollen ancora caldi. Spolverizzate infine con abbondante zucchero a velo, se volete mischiato alla cannella.
 Lasciateli raffreddare completamente prima di gustarli.





  Con questa ricetta partecipo al contest:




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