Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

sabato 14 gennaio 2012

Torta di nocciole con crema allo zabaione

 Canzone consigliata per la preparazione:
"Meraviglioso", Negramaro



Voglio imparare a disegnare.
Lo so, non è cosa che si impara, o lo sai fare oppure no, o sei dotato o no. 
Io non lo sono, lo ammetto.
Mia madre sa disegnare benissimo, sua sorella -mia zia- anche (non a caso è architetto!), mio padre no. 
E giustamente ho preso tutto da lui.
Eppure a forza di vedere amiche che disegnano ovunque durante le lezioni, e ad osservarle invidiosa, e poi guardare i miei scadentissimi risultati artistici (chissà perchè, ogni volta che provo a disegnare un paio di occhi, assomigliano incredibilmente a dei pesci), ho deciso che devo imparare. 
Si, ma dalle basi.
Comprerò un libro di quelli che ti insegnano a fare i ritratti passo dopo passo, per bambini, per negati, non importa, mi metterò lì e STUDIERO'.
Magari sbalordirò tutti, gli amici che non hanno fiducia nelle mie capacità artistiche e perfino mia sorella, che mi guarda strano quando mi siedo alla scrivania a disegnare e mi alzo sconsolata poco dopo gettando nella spazzatura un foglio pasticciato dietro l'altro. 
Mgari diventerò bravina -questo è il massimo a cui aspiro!-, e anche se non mi servirà assolutamente a nulla, i pasticci sui miei appunti saranno vagamente artistici e comprensibili, anche se comunque pasticci.
E se il risultato sarà scadente anche dopo aver studiato e studiato, potrò quantomeno dire di essermi impegnata, e di sapere la... "teoria"!  
Insomma, la buona volontà c'è. 
...Il talento naturale un po' meno. 
Ma è un dettaglio irrilevante, no?

La torta di nocciole è per antonomasia il dolce delle nonne piemontesi. 
Ognuna custodisce (gelosamente) la propria ricetta e i diversi ingredienti segreti che le conferiscono la perfetta consistenza, quel fantastico incrocio tra morbidezza e croccantezza e l'aroma delizioso di nocciole tostate che invade ogni stanza con la sua dolcezza.
Alcune la fanno senza farina, rendendola così più sottile, altre con il cacao, un po' più golosa, ma la torta di nocciole rimane sempre buonissima, in qualsiasi modo è fatta.
Perciò non mi starò a dilungare su indicazioni varie (se siete piemontesi le conoscerete meglio di me!), la sola ed unica cosa fondamentale che vi raccomando è di utilizzare nocciole (del tipo tonda e gentile) BUONE.
Evitate quelle del supermercato, che fanno piuttosto schifo, sono inodori e senza alcun sapore, e cercate quelle IGP (a meno che non abbiate a portata di mano un nocciolo!). 
Grazie a Giulio Cirio e alla sua mamma Eleonora, del ristorante "Madonna della Neve" di Cessole, per la ricetta della torta e di questa golosissima crema alla zabaione, perfetta come accompagnamento.  

Ingredienti:
- 150 g di nocciole
- 150 g di zucchero                           
- 100 g di burro
- 3 uova
- 1 cucchiaio di cacao in polvere
- 1 cucchiaio di farina
- ½ bustina di lievito


Fate tostare le nocciole e tritatele finemente nel mixer. 
Sbattete gli albumi a neve ben ferma, aggiungete i tuorli e continuate a sbattere finchè il composto non diventa omogeneo. Unite quindi lo zucchero, il cacao, il burro, un cucchiaio di farina e il lievito.
Aggiungete infine le nocciole e infornate a 180°C per circa 40 minuti. 
Una volta cotta, spolverizzatela di zucchero a velo e accompagnatela con la crema di zabaione.

Ingredienti per la crema allo zabaione e moscato: 
- 200 ml di Moscato
- 100 ml di vino Cortese
- 4 tuorli
- 125 g di zucchero a velo
- 1 cucchiaino di fecola

Sbattete i tuorli aggiungendo lo zucchero e la fecola, poi unite il vino e amalgamate. 
Mettete la crema in un pentolino e cuocete a bagnomaria finchè non si addensa, senza però farla bollire.

2 commenti:

  1. dove c'è lo zabajone, là ci sarà sempre una Fata Golosa a leccare il cucchiaio.
    Le nocciole abbinate allo zabajone?
    uhhhhhhhhhhhhh che goduria!
    ma come è possibile che nessuno sia passato prima di me a commentare questa ricetta???
    bah...
    ps io uso le nocciole bio dell'albero che ha mio zio in giardino in montagna... senitssi che profumo!!!
    ma come fa a stare insieme tutto sto burro, nocciole e uova con un solo cucchiaio di farina?

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  2. Mamma mia, saranno divine quelle nocciole, Fata golosa!! Non mi ci far pensare... Io devo sempre cercarle di qua e di là perchè siano buone, e mi ritrovo spesso con delle nocciole terribili! per fortuna ogni tanto arriva mia nonna con un barattolo delle sue!:)
    Guarda, la ricetta è quella di un ristorante delle mie parti, e qui in molti la fanno così, quasi senza farina. Io faccio quella "normale", con più farina, ma vengono molto bene entrambe!

    RispondiElimina

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