Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

domenica 27 maggio 2012

Cheesecake alle ciliegie


 Canzone consigliata per la preparazione:
"L'immenso", Negramaro


Perdere tempo è una delle mie specialità.
In particolar modo nel weekend, forse a causa della stanchezza accumulata durante la settimana, questa diciamo così... dote, si amplifica al massimo e mi ritrovo alla domenica sera con migliaia di cose da fare e con la domanda "Ma che caspita ho fatto in questi due giorni?" che mi frulla in testa e non mi dà pace. 
La risposta, purtroppo, la conosco fin troppo bene.
Un breve sonnellino che si trasforma inevitabilmente in un sonno profondo di due ore, il dolce semplicissimo per la colazione della domenica che diventa una torta con un'ora di preparazione, un giro in centro "per qualche compera" tramutato in "pomeriggio di shopping" e poi ancora in "aperitivo con le amiche".
A questo punto mi chiedo a cosa siano serviti tutti quegli anni, da bambina, passati a leggere Zio Paperone che diceva saggiamente (o forse neanche tanto, visto quanto era tirchio) "Il tempo è denaro!".
Però finalmente le giornate si stanno allungando, la primavera è davvero arrivata, - o almeno si spera - e il tempo perso sembra meno di quello che è in realtà.
Pura illusione, è vero.
Una cosa certa della primavera però la conosciamo tutti. Le ciliegie!
E ditemi se è poco.
Giusto l'altro ieri ho rubato a mia nonna due barattolini di ciliegie - biologiche, rigorosamente, raccolte dalla sua amica che ne ha una pianta in cortile - e sciroppate da lei stessa (mani d'oro, santa donna!), così concludo questa domenica di fine maggio con una cheese cake alle ciliegie, dedicandola al tempo perso, alle domeniche inutili ma così rilassanti e alla nostra capacità (perchè lo so che siamo tutte fatte così) di fare di corsa, e pure meglio, quello che avremmo potuto fare con tranquillità.
Perdere tempo è una delle mie specialità, è vero. 
Ma se il risultato è una fetta di torta come questa, posso ritenermi perdonata?


Ingredienti:
Per la base
- 400 g di biscotti secchi (Digestive, of course)
230 g di burro fuso

Per la farcia
- 600 g di formaggio Philadelphia
- 4 uova
- 250 g di zucchero
- 1 bustina di vanillina o qualche goccia di essenza di vaniglia

Per il topping alle ciliegie
- un barattolo di marmellata di ciliegie (la quantità è a vostro piacimento)
- circa 150 g di ciliegie scure 
- 4-5 fogli di gelatina alimentare
- zucchero q.b.

Tritate i biscotti nel mixer, mescolateli al burro fuso e con essi create la base (e il bordo, se volete) di una tortiera foderata con carta da forno, premendo e livellando bene aiutandovi con un cucchiaio. 
Infornate la base così ottenuta per circa 10 minuti in forno a 190°C, poi lasciatela raffreddare. 
Nel frattempo preparate la crema: frullate con lo sbattitore elettrico le uova con lo zucchero e la vanillina, poi aggiungete il philadelphia sempre frullando. 
Amalgamate bene il composto e versatelo sulla base di biscotti, poi infornate la torta nel forno preriscaldato a 190°C per circa 50 minuti.
Una volta cotta lasciatela raffreddare completamente e mettetela in frigorifero.
Preparate poi il topping facendo caramellare le ciliegie in un pentolino con poco zucchero (dato che la marmellata è già di per sè dolce) e aggiungendo la marmellata, in modo tale che diventi piuttosto liquida.
Ammollate in acqua fredda i fogli di gelatina, poi strizzateli e uniteli alla crema di ciliegie, mescolando finchè non si saranno sciolti del tutto.
Versate poi il topping sulla torta fredda e rimettetela in frigorifero per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.

martedì 22 maggio 2012

L'uovo dai due tuorli e i mini Ganbellotti


Canzone consigliata per la preparazione:
"L'ultimo spettacolo", Roberto Vecchioni


Avete mai visto un uovo con due tuorli?
E' vero, si tratta di un avvenimento più unico che raro, al punto che secondo gli anziani quando se ne trova uno si è davvero baciati dalla fortuna.
Addirittura, la produzione di uova doppie è studiata da quella branca scientifica detta teratologia, che in greco significa mostruosità (sì, aver fatto il liceo classico sta dando i suoi frutti). 
Io non sapevo nulla di questa stranezza fino all'altro giorno, quando mia madre è arrivata con un cartoccio di uova freschissime regalatele da un'amica. 
Tra gli altri c'era un uovo grande e piuttosto pesante, che quasi ho pensato contenesse un pulcino pronto ad uscire fuori...
Invece c'erano non uno ma ben due tuorli pronti ad essere trasformati in qualcosa di commestibile. Immaginate il mio stupore e la soddisfazione nel constatare che avrei potuto utilizzare un uovo... al posto di due!
Così il Ganbellotto toscano di Geillis da Roma è arrivato in Piemonte, anche se radicalmente modificato: l'idea iniziale era quella di farlo monoporzione e marmorizzato, ma gli stampini che ho utilizzato sono del tipo che va ribaltato, una volta cotto il dolce, e quindi l'impasto scuro unito per ultimo, anche se ho cercato di zebrarlo il più possibile, è diventato più simile a un cuore cioccolatoso che altro. 
Ma il Ganbellotto è rimasto il Ganbellotto, anche se in versione mini: soffice e buonissimo.


Ingredienti per 6 tortine o per una tortiera di 24 cm:
- 2 uova intere
- 200 g di farina
- 200 g di ricotta 
- mezzo bicchere scarso di latte
- 70 g di burro fuso
- 1 bustina di lievito in polvere
- 20 g di cacao amaro in polvere
- gocce di cioccolato q.b.

In una ciotola sbattete, con le fruste elettriche, le due uova insieme allo zucchero finchè il composto non sarà chiaro e ben montato. 
Unite la ricotta e amalgamatela continuando a sbattere, poi aggiungete il burro fuso e il latte (circa tre dita). 
Setacciate la farina con il lievito ed unitela al composto poco per volta, in modo da amalgamarla bene. L'impasto deve risultare piuttosto denso ed elastico. 
Unite poi le gocce di cioccolato e versate qualche cucchiaiata di composto negli stampini imburrati ed infarinati (se usate la classica tortiera a ciambella, versateci dentro metà del composto bianco, poi aggiungete quello al cacao); al composto avanzato aggiungete il cacao in polvere e quindi aggiungetelo negli stampini, variegandolo con la lama di un coltello. 
Infornate a 180° C per circa 45 minuti.


venerdì 11 maggio 2012

Torta soffice alle fragole

Canzone consigliata per la preparazione:
"Cuore di tenebra", Baustelle


I dolci... fanno poi così male? 
E' questa la domanda che mi sono posta mentre ascoltavo il turpiloquio di G. sull'alimentazione.
<<Ma scherzi? Fa male, malissimo mangiare cose dolci! Non ci pensi, al colesterolo? E alla glicemia? E poi dai, è tutto grasso che si accumula nel fegato!>>.
Che poi, in teoria, ha anche ragione.
Soltanto che detto da una come lei suona un po' ridicola la cosa.
Insomma, non è proprio una buongustaia, ecco.
Per capirci: la pasta la mangia in bianco (e intendo proprio in bianco, senza niente) perchè non le piace nessun tipo di sugo, la verdura solo cruda perchè le cose condite non le piacciono, la carne non le piace e il pesce nemmeno ("E' viscido!"), è allergica alle patate, ai latticini e dunque a tutto quello che ne contiene (compreso il cioccolato e un sacco di cose buone, che non le piacciono, ndr). 
Non continuo che è meglio.
E mi aveva quasi convinta, eh.
Quasi.
Tornata a casa ho ripensato un attimo alle sue perle di saggezza e poi ho fatto l'unica cosa che dovevo davvero fare: una torta, ovviamente!
E mi sbaglierò, per carità, ma penso che se G. ne mangiasse una bella fetta non avrebbe la pelle bianca-grigiognola e quegli occhi da pazza.
 ...Mai fidarsi delle persone a cui non piace mangiare. 

Vorrei ringraziare il blog "Mani in pasta quanto basta" per avermi consegnato il premio di "Blog Affidabile". 
Come richiesto, dovrei spiegare brevemente la storia del blog, che è nato l'estate scorsa, ma penso che il motivo si capisca anche solo leggendo questo post:-) 


I cinque blog che con grande difficoltà (la scelta è stata ardua, avrei voluto darlo a tutti quelli che seguo e anche ad altri!)  ho scelto per passare il testimone sono: 

(Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile"  disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio.)
Grazie ancora alle 7 bravissime cuoche che hanno pensato a me!:-)  

Ingredienti per una tortiera di 24 cm di diametro:
- 85 g di burro a temperatura ambiente
- 190 g di farina
- 1 cucchiaino e 1/2 di lievito in polvere
- 1 pizzico di sale
- 200 g di zucchero
- 1 uovo grande
- 120 ml di latte
- aroma di vaniglia (o una bustina di vanillina)
- fragole q.b.

Preriscaldate il forno a 170°C. In una ciotola setacciate insieme la farina, il lievito e il sale; in un'altra sbattete con le fruste elettriche (o nella planetaria) il burro a tocchetti con lo zucchero per circa 5 minuti, finchè non sarà bianco e cremoso. Aggiungete l'uovo e frullate per incorporarlo, poi unite il latte e qualche goccia di aroma, sempre frullando. 


Riducete la velocità delle fruste e aggiungete il mix di farina gradualmente. 
Se il composto vi sembra troppo denso aggiungete un goccio di latte.Traferite poi la torta in una teglia imburrata e infarinata e distribuite le fragole precedentemente lavate e tagliate a tocchetti sulla superficie, senza premerle perchè intanto affonderanno da sole durante la cottura.
Spolverizzate la superficie della torta di zucchero semolato e poi infornate per circa 40-50 minuti, facendo la prova dello stecchino per verificare la cottura.
Sfornatela e lasciatela raffreddare, poi spolverizzatela di zucchero a velo.
Questa torta si conserva a temperatura ambiente, coperta, per circa 2 giorni, ma visto il caldo vi consiglio di tenerla in frigorifero.
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